sabato 2 ottobre 2010

A tavola con gli investigatori


Il cibo è fortemente presente fra le pagine di un romanzo o in alcuni sceneggiati televisivi. Si possono trovare ricette, racconti e ambientazioni culinarie che diventano i protaginisti trasversali di tutte le storie. Può essere un piccolo dettaglio, una accattivante digressione o addirittura elemento chiave per una scena di un delitto. Una certa debolezza per il cibo l'hanno alcuni famosi investigatori. L'illustre personaggio de il commissario Montalbano (di Andrea Camilleri) goloso e continuamente affetto da un "pittito", ha una passione vera e propria per la tavola. Per lui, il cibo è l'oggetto del desiderio, più importante degli altri piaceri e deve essere conquistato a tutti i costi. Agatha Christie ha creato il noto protagonista dei sui gialli, l'elegante e arguto investigatore Hercule Poirot. Poirot è attaccato alla tradizione e alla cucina del suo paese (ricordatevi che è belga non francese,lo specifica spesso con una punta d'orgoglio).In "Fermate il Boia” dalle prime pagine l’autrice regala ai lettori spassose considerazioni culinarie:“Uscito dalla Vieille grand’mère Poirot mormorò: peccato che non possa mettermi a tavola più di tre volte al giorno”. Infine abbiamo il protagonista della serie televisiva, il simpatico, nonchè apparentemente distratto, tenente Colombo che va letteralmente pazzo per il chilly e il panino con il burro di arachidi e l'uvetta passa. Insomma gli ingredienti di certo non mancano per una buona lettura o visione.

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